17/09/2018 free
Discriminatorio il licenziamento del primario di un ospedale cattolico fondato su motivi religiosi
Il divieto di qualsiasi discriminazione fondata sulla religione o sulle convinzioni personali ha carattere imperativo quale principio generale del diritto dell’Unione sancito anche dalla Cedu ed «è di per sé sufficiente a conferire ai privati un diritto invocabile come tale nell’ambito di una controversia che li veda opposti in un settore disciplinato dal diritto dell’Unione».
(Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza 11 settembre 2018, causa C-68/17)
La Corte di Giustizia ha sancito la natura discriminatoria del licenziamento subito da un chirurgo da parte di un ospedale cattolico per aver contratto un secondo matrimonio dopo il precedente divorzio. Infatti, come precisa la Corte, «il requisito per un primario cattolico di rispettare il carattere sacro e indissolubile del matrimonio secondo la concezione della Chiesa cattolica non sembra costituire un requisito professionale essenziale, legittimo e giustificato, circostanza tuttavia che spetta alla Corte federale del lavoro di verificare nel caso di specie».