24.09.03 free
CASSAZIONE - Massima ( la condotta del medico sportivo , va valutata con maggior rigore , rispetto a quella del medico generico)
sez. lav., 08-01-2003, n. 85.
La condotta del medico sportivo, (nella specie, medico di una società calcistica a livello professionistico) in ragione della sua peculiare specializzazione e della necessità di adeguare i suoi interventi alla natura e al livello di pericolosità dell’attività sportiva stessa, deve essere valutata con maggiore rigore rispetto a quella del medico generico, ai fini della configurabilità di una eventuale responsabilità professionale: in particolare, il suddetto medico ha l’obbligo di valutare le condizioni di salute del giocatore con continuità, anche in sede di allenamenti o di ritiro pre-campionato, dovendo anche valutare criticamente le informazioni fornite dagli stessi atleti o dai loro allenatori, al fine di poter individuare pure l’eventuale dissimulazione da parte dell’atleta dell’esistenza di condizioni di rischio per la propria salute.