Cassazione Civile – ( licenziamento disciplinare dipendente AO: legittima l’azione disciplinare successiva alla sentenza)


Il fatto

Un dipendente di azienda ospedaliera, con mansioni di operatore tecnico, ha impugnato il licenziamento comminato dal datore di lavoro. Il lavoratore veniva arrestato per alcuni episodi di usura ed estorsione aggravata e l’azienda lo sospese dal servizio, ma attese la conclusione del processo penale per iniziare l’azione disciplinare.

Il dipendente venne riconosciuto colpevole dei reati ascrittigli e condannato in primo grado alla pena di anni quattro e giorni venti di reclusione oltre la multa. Patteggiò in appello la pena di anni tre e giorni dieci di reclusione oltre 1.600,00 Euro di multa.

Tra i motivi di contestazione avanzati dal lavoratore vi era quello relativo alla tardività con la quale era stata intrapresa  la procedura disciplinare.

Profili giuridici

L'azienda, in base alla normativa di riferimento, può iniziare il procedimento disciplinare per poi sospenderlo in attesa della sentenza che chiude il processo penale, oppure può, dopo aver sospeso cautelarmente il dipendente in relazione al provvedimento di custodia cautelare, attendere l'esito del giudizio penale e quindi una sentenza che accerti il fatto con la forza del giudicato, per iniziare il procedimento disciplinare. Si tratta, in quest’ultimo caso, di una scelta a maggiore garanzia del dipendente, che non può risolversi in una penalizzazione del comportamento prudente dell'azienda e, più a monte, dell'interesse generale che la pubblica amministrazione deve considerare e tutelare.

[Avv. Ennio Grassini – www.dirittosanitario.net]

 


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